L'oppio dei Popoli

Gli uomini come MARTIN LUTHER KING che hanno perseguito il sogno della pace sono stati uccisi da chi si riteneva portatore della Cristianità.
Credere o non credere?
Che sia questo l’atroce ed infinito dilemma che accompagna la vita di ogni umano sul pianeta terra?
E se credere a chi o a cosa?
Dov’è la verità?
C’è chi risponde dicendo che la fede è un dono e quindi o la si possiede naturalmente oppure difficilmente se ne viene permeati…questo pensiero non convince appieno, esistono casi di persone che arrivano dopo un processo interiore alla fede, ad una fede!
Ma se parliamo di fede religiosa qual è quella che ha ragione? Quella cristiana, la musulmana, l’induista, la buddista?
Mille e mille filiazioni di esse, cattolico ortodossa, islamica, sciita, sunnita, l’ebraismo, il sufismo, il salafismo eccetera….
Il motivo spesso che ci porta a riferirci ad una religione è la ricerca di qualcosa a noi superiore al quale ricondurre la vita dell’uomo, del pianeta, delle cose che ci circondano e l’eterna domanda del cosa vi sia dopo la morte!
Si prega un Dio per ottenere grazie, favori, intercessioni, pietà, misericordia.
Abbiamo avuto storie tramandate nei secoli che hanno portato a noi insegnamenti mirabili (mi riferisco al Vangelo), eppure anche lo stesso è stato più volte contestato od addirittura mistificato o strumentalizzato, eppure quelle parole sono state scritte ed arrivate sino a noi con una potenza ancora oggi pregnante e significativa.
Chi ha pensato quegli insegnamenti è stato uomo od era divino?
Domande, domande, tante domande, spesso senza alcuna risposta!
Abbiamo innalzato templi, cattedrali, monumenti e chiese di bellezza architettonica ed artistica incredibili, testimonianze che sono sopravvissute ai tempi ed alle barbarie, lasciando che questi tesori d’arte siano espressione della nostra fantasia, del nostro sapere, del nostro essere senzienti.
Ma…c’è un ma…in nome delle religioni, nessuna esclusa, si sono perpetrati e si continuano a perpetrare i più orrendi misfatti e crimini contro l’umanità stessa che dovrebbe esser il centro ed il fulcro di ogni religione.
Invece basta che la religione non sia la propria che subentrano delegittimazione, pregiudizio, odio, guerra.
Una guerra costante, perpetuata nel tempo fra le opposte fazioni.
Non erano forse i nazisti a ritenersi la razza Ariana a difesa della cristianità e non erano i fascisti portatori del tristemente famoso “Dio, Patria e “Famiglia” e i suprematisti bianchi del KU KLUX KLAN non si proclamavano forse Cristiani veri?
E l’ISIS e prima ancora Al Qaeda?
Quante stragi, quanti morti, prima, oggi, domani, in nome di un presunto Dio?
Ma chiunque di voi sia religioso e credente si è mai posto la domanda che un Dio qualsiasi esso sia, se esista, debba per la sua natura stessa essere “Buono, misericordioso e padre di concordia e non di distruzione?
Debbo per forza generalizzare, ma credo che la maggior parte dei credenti di oggi, credenti di una qualsiasi religione, siano quanto di più ipocrita possa essere addotto come esempio di assoluta incoerenza con il pensiero del proprio stesso credo religioso che persegue come valore assoluto la pace.
Valori come la pietà, la condivisione, la tolleranza, l’accoglienza, la misericordia sono ad appannaggio spesso dei non credenti e ciò è paradossale, gli altri…i credenti si travestono spesso da crociati o da integralisti, senza nessuna legittimazione dell’altrui pensiero, anzi!
Io non ho la fortuna (o sfortuna) di essere credente, vivo da laico con principi che un’etica formatasi nel tempo attraverso la ricerca interiore e l’esperienza hanno lentamente formato, ma sono contento di non odiare aprioristicamente nessuno e questo non me lo ha insegnato alcuna delle estremizzate religioni di oggi.
Me l’ho hanno insegnato dei maestri che credevano nell’insegnamento protratto nel tempo di un “presunto” figlio di Dio, nato (si dice) circa 2019 anni fa e che appare ancora oggi il maggiore rivoluzionario della storia.
Non so se sia realmente esistito, ma so che quella frase che costui avrebbe detto mi lasciò sempre una profonda serenità e certezza del valore del rispetto degli altri: “Ama il tuo prossimo come te stesso” (Matteo 22:37-39).
Quanti sono oggi quelli che vivono secondo questi dettami?
Oggi si declina quell’insegnamento a seconda delle comodità, degli interessi individuali o politici e sul terreno restano solo morti, solamente morti, ogni giorno, ogni maledetto giorno.
Meglio avere dubbi, tanti, meglio non avere risposte, ma farsi domande, meglio riflettere e tenersi lontani da questi “religiosi” di oggi.
Nessuno sono, nessuno resto, ma con una mia testa pensante, con il mio beneficio del dubbio, con la mia etica laica che persegue la cooperazione, l’unione, la condivisione…ai crociati di tutte le religioni lascio le armi e la morte!
Infine mi congedo facendo mia una frase latina : SI VIS PACEM PARA BELLUM...se vuoi la pace prepara la guerra......che però voglio declinare dicendo che l'unica guerra possibile oggi per la pace è quella dell'utilizzo del confronto attraverso la parola dettata dalla conoscenza della storia...questa pratica ci eviterà problemi di affrontarci in campo aperto con mitra spianati.
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