Cosa era il 1 Maggio......
Sì.......è necessario parlare al passato.....oramai.
Non a caso ne parlo oggi che quel giorno è trascorso.
Quel giorno demandato e conquistato dai nostri avi
per essere il momento di aggregazione e direi di esaltazione
del lavoro e dei lavoratori.
Quel LAVORO oggi depauperato quasi completamente del risvolto umano,
un diritto sancito dalla nostra stessa Costituzione ed oggi
spesso mercificato da situazioni che hanno travalicato l'essere umano
e reso i lavoratori dei numeri, semplici numeri.
Retorica? No, mai quando si parla di gente, di persone che respirano e vivono
con la dignità di un lavoro, di una occupazione che possa rendere la vita
propria e quella dei cari a noi vicini appunto degna di essere chiamata Vita e non mera esistenza.
L'iperliberismo sfrenato di un turbo capitalismo innestato dagli anni 90 in poi
ed alimentato da politiche economiche senza regole in nome di una presunta libertà
hanno portato la globalizzazione, tutti legati a tutti, con il risultato che se una bolla di
speculazione finanziaria americana scoppia parte una crisi mondiale.
Crisi architettata con ogni probabilità ad arte dai gruppi di potere (Gruppo Bilderberg)
che vista la mala parata di una mondializzazione dei diritti (apparsi ai gruppi di cui sopra eccessiva)
è stata il Cavallo di Troia per far tornare alla gente a credere che si debba ancora
inchinarsi ad un padrone od a un politicante, per avere un lavoro, semplicemente perché quel lavoro l'hanno tolto o spostato a migliaia di kilometri a distanza dove vi sono essere ancora più
disperati che ne necessitano per pochi denari.

Il risultato è che ciò a messo a nudo, soprattutto nelle nazioni più deboli quale è la nostra, il vero italico DNA fatto di pecorinismo (leggere Montanelli, non certo uno di sinistra) sciatteria ed egoismo familistico.
Essendo già permeati da una profonda mancanza di senso civico ci siamo ritirati nei nostri
piccoli privilegi pensando unicamente al nostro singolo interesse, del bene collettivo non ce ne importa nulla, proprio un bel nulla.
L'italiano medio è stolto, incline al servilismo del più forte di turno ed al menefreghismo.
Il risultato è che il primo Maggio c'erano milioni di lavoratori seduti al lavoro perché qualche imbecille liberista (dei diritti degli altri) ha fatto leggi mirate a minare l'unità dei lavoratori con il più vile dei ricatti: appunto il lavoro stesso.
Distrutto il mondo del lavoro, distrutto il mondo operaio il gioco è fatto e l'italiano medio sta tornando ad avere quella peculiarità caratteriale più letale ed indigesta che si chiama fascismo.
Vi piacciono gli uomini forti, quelli che comandano, i Re, Le Regine, i gerarchi, i capibastone, il Duce,
i politici imprenditori............cari sudditi....................vergognatevi.
Miserabili..........................................................